Carissimi lettori,
questa terza ondata di pandemia da COVID-19 ci ha fatto, per il secondo anno
consecutivo, passare una Pasqua
blindata e, tutt’oggi, non si vedono ancora le date delle riaperture che ci faranno ritornare a vivere
normalmente.
Il previsto disagio
sociale si sta manifestando e, per questo motivo, molte categorie di
lavoratori in sofferenza si stanno riversando nelle strade con proteste molto
accese.
I pensionati sono i meno colpiti ma queste problematiche ci
fanno temere che il pagamento delle pensioni stia perdendo la sua aurea di
sicurezza.
Pertanto, pubblico la seconda parte
del diario di “vita minimalista” (la prima
parte pubblicata in data 22.3.21) della mia conoscente, che ha fatto della riduzione dello
spreco, la sua filosofia esistenziale.
Certe considerazioni forse potranno sembrare paradossali (lo scritto risale a
qualche anno fa), ma ritengo che nel paradosso della situazione odierna ci sia
qualche punto su cui riflettere.
Come vivere in due con 900 euro
al mese senza eccessiva disperazione (seconda parte)
“Viaggi e gite se ne fanno
pochi, quando c’era l’auto si dividevano le spese con conoscenti e parenti. Ora
si fa in vacanza per pochi giorni soprattutto d’estate. (Lascio a chi usa internet
le considerazioni riguardo a viaggi e prezzi)
Non pratichiamo Happy hours, primo
perché non beviamo alcolici e secondo perché i prezzi dei cocktails sono da 6 a
8 euro.
Siamo orientati sulla Pizza dal
panettiere e, una volta alla settimana, andiamo al ristorante
cino-giapponese.
Se ci viene voglia una sera di un
pseudo-aperitivo: acqua tonica per me e birra per lui, ci si guadagna anche in
salute.
Sports:
·
risparmiare sui mezzi pubblici
e camminare il più possibile
·
usare i mezzi solo se necessario
per motivi di tempo o urgenze
·
scoprire la città a piedi e
trovare zone forse poco conosciute, ma piacevoli
·
Sfruttare i fine settimana
piovosi per le pulizie a fondo di casa (no vetri). La sera, gratificarsi con
pizza o dolci (coscienza a posto anche come consumo calorico).
Abitazione/ arredamenti:
·
Per l’illuminazione, la cosa
migliore sono le lampadine a Led: costano un po’ di più ma si risparmia sul
consumo.
·
Per quanto riguarda, invece,
gli elettrodomestici, meglio sempre privilegiare quelli di Classe A e tutti i validi
consigli che danno gli ecologisti.
· Per quanto riguarda le assicurazioni, l’importante è una buona Responsabilità Civile.
Bellezza e igiene:
Per quanto riguarda le
operazioni di make up ed estetica io protendo per le Cerette fai da te (non costano
più di 5/7 euro), capelli tagliati da parrucchieri “in training” (tagli
didattici) anche fatti da stilisti (vedere su internet) oppure Made in Cina… nei
parrucchieri cinesi infatti il taglio e la piega non costano più di 9/10 euro,
pertanto, ci si può andare anche tutti i mesi.
Per i cosmetici, invece, meglio
non ricorrere ai cinesi, rivolgersi piuttosto in para-farmacia, usare i
campioni omaggio, che non sono assolutamente da sottovalutare. Se si fanno
acquisti di farmaci per conto terzi, la regola è non temere di chiedere “impunemente”
i suddetti campioncini.
Considerando i profumi, non
giudicherei nemmeno troppo scandaloso affidarsi alle riproduzioni, infatti,
costano massimo 5/10 euro e non cambiano troppo rispetto agli originali.
Per tovaglioli, carta igienica,
salviette umidificate, stracci in microfibra e altre piccole cose per la casa,
è utile affidarsi ai classici “negozi tutto a 1 euro”, dove si trova quanto si
necessita senza spendere cifre esagerate.
Abbigliamento/scarpe:
A questo proposito, sono sempre
utili le bancarelle su strada per calzini da tre paia a 2 euro.
Per quanto concerne
l’abbigliamento quotidiano, ci basiamo per lo più sull’acquisto di jeans presso
i grandi magazzini economici e riparazioni di indumenti da sarti cinesi (3/5
euro per orli etc)
Spesa alimentare:
Tra i supermercati dove
facciamo regolarmente la spesa ci sono: Esselunga, Carrefour, Coop e Unes.
Ognuno di questi supermercati possiede categorie di prodotti più convenienti e
mi regolo anche in base alla distanza da casa per gli articoli più pesanti da
trasportare.
Non facciamo spesa domicilio o via
internet; abbiamo tempo e forza per comprare poco per volta: al massimo, per
quel che riguarda i prodotti pesanti, 2/3 bottiglie d’acqua, 3 kg di arance.
Non frequentiamo i mercati di ortofrutta…
si corre il rischio di comprare troppo con rischio scarti e spazzatura. Resto
della vecchia guardia: spesa di ortofrutta quotidiana o quasi.
Pane surgelato appena preso e
scongelato al bisogno giornaliero.
INDICAZIONI GENERALI- altri consigli utili
·
Risparmiare il più possibile,
anche a costo di sembrare avari
·
Se non si può guadagnare non si
spenda
·
Accettare e adattarsi a lavori
saltuari per spese grandi come cambiare auto, mobili o altro…se si è più
motivati, il lavoro peserà di meno.
·
Programmare i grandi esborsi
così da non trovarsi impreparati ed avere sempre una base di risparmi per
eventuali imprevisti (meglio non contare sulla generosità altrui; un debito
finanziario lega ma un debito di
gratitudine incatena, di
conseguenza, regolarsi in
merito!)
·
Sarebbe meglio farsi sempre
fatturare le spese mediche, dentistiche, veterinarie; un rimborso sul 730
costituisce a volte una mensilità in più. Purtroppo, i parafarmaci non sono
rimborsabili.
·
Il risparmio dovrebbe diventare
una specie di seconda pelle, nel senso che, se spendo, devo giustificare a me
stessa la necessità della spesa.
·
Sempre meglio programmare gli
extra in periodi di tredicesima mensilità o compleanni.
·
Vendere quel che non serve più
(tramite Internet o i mercatini dell’usato).
·
Usufruire della catena
“Libraccio” perché può essere molto utile sia per la vendita che per
l’acquisto. Consiglio di portare loro una lista dei libri, CD o DVD di cui ci
si vuole disfare.
E infine…una cosa utilissima quanto ovvia…SALDI SALDI SALDI…inverno,
estate o entrambe! “
E voi che ne dite? Vi sembra un utile
“metodo” per poter vivere, tutto sommato serenamente, anche con pochissimo
denaro a disposizione? Avete qualche altra pratica da suggerire?
Sarei lieta di avere il vostro parere e le vostre risposte!
Un caro saluto, alla prossima!
Clelia
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