domenica 22 dicembre 2019

PENSIONI DA RIFORMARE e… Buone Feste!


Ormai il Natale è alle porte e la magia delle atmosfere natalizie ci coinvolge positivamente facendoci, per un attimo, dimenticare i vari problemi quotidiani ma, hai-noi, le difficoltà sociali restano dietro l’angolo.


Stiamo assistendo da diversi giorni agli enormi disagi che sta provocando in Francia lo sciopero generale che protesta contro una Riforma importante sulle pensioni, che mira ad eliminare diversi regimi pensionistici là vigenti.

Ancora una volta, la “Grandeur” della Francia si conferma in modo perentorio:
  •      Sono ben 42 i regimi pensionistici speciali
  •       Gli scioperanti riescono a tenere paralizzato il paese generale per oltre 15 giorni consecutivi
Tutt'altra cosa, invece, in Italia, dove la nostra inconcludenza sulle questioni nazionali è cosa risaputa…

Vorrei però, a questo proposito, condividere con voi un pensiero che mi arrovella da lungo tempo e che, di tanto in tanto emerge, soprattutto in vista del “Natale”, dove, in teoria, dovremmo avere tutti più tempo per pensare, grazie alle festività.

Io penso che anche il nostro sistema pensionistico, nonostante le rassicurazioni dei vari Direttori dell’INPS, non potrà stare in piedi per lungo tempo.

Lo penso, innanzitutto, perché un impianto costruito negli anni ’30 del secolo scorso e riformato leggermente sono negli anni ’90 (senza parlare della scellerata introduzione negli anni ’70 delle Baby Pensioni) non risulta, ad oggi, assolutamente adeguato ai fortissimi cambiamenti avvenuti negli ultimi 15 anni nel mondo del lavoro.

Intendo dire che, da tempo, i pochi figli che riusciamo a procreare (molti di meno rispetto alla fine del secolo scorso) concludono gli studi molto più tardi, guadagnano di meno nei primi anni di attività e, soprattutto, se rientrano nella schiera dei “cervelli in fuga”, vanno a lavorare all'estero senza tornare mai più (e come biasimarli?).

La diretta conseguenza è che le contribuzioni, pertanto, sono sempre più esigue diventando insufficienti per alimentare le cifre da erogare. Non solo,  non dimentichiamoci poi che c'è anche l’aggravante che, oggi, senza dubbio, gli anziani vivono sempre più a lungo e questo significa sempre più soldi da mettere a disposizione. La piramide, purtroppo, si sta rovesciando e questo problema non potremo ignorarlo ancora per troppo tempo.

Sovente sento dire da qualcuno “...ho versato molti soldi nella vita lavorativa e ho il diritto sacrosanto di averli indietro…”, ragionamento logico, ma sbagliato in quanto col Regime mutualistico vigente accade che i contributi dei giovani servono a pagare le nostre pensioni (i nostri contributi sono serviti a pagare le pensioni di coloro che hanno già lasciato questa vita)….concetto non facile da capire ma assolutamente vero.

Personalmente, posso dire di essere una “pensionata baby” mancata; vinsi un Concorso nelle Ferrovie a 22 anni a cui rinunciati per un impiego in azienda privata con un lavoro che mi piaceva di più.
Se avessi accettato, sarei andata in pensione a 41 anni anticipando, di ben 20 anni, quella di cui godo attualmente.

Ad ogni caso, non mi posso lamentare, infatti non sono tra quelli fagocitati dalla famosa Riforma Fornero e sono così riuscita ad ottenere la pensione piena a 61 anni, (cosa oggi non più possibile). 

Col senno di poi posso quindi dire che, per fortuna, non appartengo alla categoria (tanto odiata) delle Baby Pensioni , di cui non sarei affatto soddisfatta in quanto la ritengo un furto nei confronti della collettività.

Ma, quindi, come si potrebbe risolvere questo inevitabile problema che dovremo fronteggiare nei prossimi anni? Io qualche risposta me la sono data:
-         
       diventando cittadini più responsabili, andando, per esempio, a votare e/o prendendo parte alla vita politica per essere più causativi sulla guida dello Stato.

     In tal modo, potremmo contribuire a vere riforme strutturali che agevolino il lavoro dei giovani ed il rientro di coloro che sono espatriati, continuando a risparmiare, cosa che personalmente faccio con un piano di accumulo che, pur sottraendo qualcosa al mio tenore di vita odierno, mi fa stare più tranquilla nei confronti del futuro.

Queste quindi le mie proposte…Che ne pensate? Mi piacerebbe avere da voi un riscontro!

Comunque…Bando alle dolenti note fin qui esposte, forse è meglio pensare al periodo natalizio che si sta per svolgere, che ogni anno ci rasserena, sia per gli addobbi natalizi che abbelliscono le nostre città e le nostre case, che per le varie iniziative benefiche che, soprattutto a Natale, sono molto più frequenti.


Per esempio, ce n’è una, in particolare, che mi ha colpito molto: ho scoperto che in Veneto esiste un paese che, da oltre 15 anni, rinuncia alle classiche luminarie dei negozianti per fare beneficenza a chi ha bisogno.  

Penso che si tratti di un’iniziativa veramente coraggiosa e, soprattutto, utile, ai fini della collettività… Inoltre, fuori dalla Chiesa e dagli Uffici Pubblici ci sono cesti di lumini da prendere in cambio di un’offerta. 

Il risultato è che, in questo modo, il paese diventa un grande presepe con piccole luci al posto di luminarie, una cosa quindi comunque molto suggestiva, che contribuisce ugualmente alla Magia del Natale.

Certo, è indubbio che le luci degli addobbi cittadini siano fantastiche e che anche gli alberi di luci al posto degli abeti veri (com'è quest’anno per Milano nella grande piazza Duomo) siano veramente suggestivi, ma, talvolta, persino iniziative più modeste come questa possono comunque contribuire a rendere unico il NataleL’importante è che la Magia del Natale riesca a darci tanta gioia facendoci per un attimo tornare bambini.

Concludo questo post con un caloroso augurio a chi mi segue:

Che le feste trascorrano bene nell'intimità delle vostre famiglie e che il 2020 sia un anno positivo per tutti voi con le tante auspicate novità positive in campo sociale, economico e politico!         
Scrivetemi il vostro pensiero, mi farà molto piacere avere una vostra opinione !

Buone Feste! Ci rivedremo a Gennaio con una nuova storia da raccontare!



Clelia


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